L’integrazione della prevenzione nel modello BIM: progettare la sicurezza

L’integrazione della prevenzione nel modello BIM 8D: progettare la sicurezza - SiQ
Le dimensioni del BIM con id group – BIM
L’integrazione della prevenzione nel modello BIM 8D: progettare la sicurezza - SiQ

Progettare sicurezza: una responsabilità che si modella

Dal tema della sostenibilità affrontato con Id Equo e il BIM 7D, il nostro viaggio nelle dimensioni del Building Information Modeling approda a un altro pilastro fondamentale della qualità progettuale: la sicurezza.

La trasformazione digitale in edilizia, abilitata dall’uso del BIM e degli Ambienti di Condivisione dei Dati (ACDat), sta rivoluzionando anche il modo in cui si valutano, monitorano e gestiscono i rischi nei cantieri temporanei o mobili.

La dimensione 8D del BIM si fonda sull’integrazione della prevenzione direttamente all’interno del modello informativo, rendendo la sicurezza una parte strutturale del progetto e non un elemento esterno o postumo.


Dal rischio alla prevenzione: il supporto digitale per RSPP e Datori di Lavoro

Secondo il D.Lgs. 81/08, è compito del Datore di Lavoro e dell’RSPP garantire la valutazione e gestione dei rischi, sia nei luoghi di lavoro ordinari (Titolo II) sia nei cantieri (Titolo IV).
Ma la realtà operativa è spesso complessa, frammentata, difficile da monitorare in modo costante.

È qui che entrano in gioco gli strumenti digitali: modelli informativi aggiornabili, navigabili in 3D, collegati a cronoprogrammi e documenti tecnici.
Grazie a questa integrazione, il processo di valutazione rischi si evolve da adempimento burocratico a strumento decisionale strategico, utile per:

  • visualizzare le fasi di lavoro e le possibili interferenze;
  • correlare ogni attività a misure di sicurezza specifiche (grazie al 4D BIM);
  • gestire in modo centralizzato e aggiornato PSC, POS, prescrizioni e aggiornamenti in tempo reale.

Sicurezza dinamica: un flusso informativo continuo

La vera forza del BIM 8D risiede nella sua capacità di garantire una continuità informativa fluida e strutturata lungo tutto il ciclo di vita del progetto, dalla progettazione iniziale fino alla gestione del cantiere. Ogni attore coinvolto – dal Committente al Coordinatore per la Sicurezza, fino alle imprese esecutrici – opera su un’unica base dati condivisa e costantemente aggiornata.

In questo ecosistema digitale, la sicurezza non è più affidata a documenti statici ma diventa parte integrante del modello informativo, alimentato e sincronizzato con l’avanzamento reale delle attività.

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Il Datore di Lavoro e l’RSPP possono così monitorare in tempo reale l’efficacia delle misure di prevenzione adottate, verificandone l’applicazione concreta e intervenendo con aggiornamenti tempestivi in caso di nuove criticità.

Allo stesso tempo, il Coordinatore per la Sicurezza dispone di uno strumento operativo potente, che gli consente di integrare direttamente nel modello le indicazioni correttive, mantenendo coerenza tra pianificazione e realtà di cantiere.

Infine, le Stazioni Appaltanti hanno la possibilità di esercitare un controllo tecnico continuo, verificando la conformità del PSC e del POS alle fasi esecutive, con tracciabilità puntuale delle modifiche e delle prescrizioni.
Un approccio che migliora la trasparenza, la collaborazione e l’efficacia complessiva del sistema di prevenzione.


ACDat e verifica progettuale: il controllo inizia da subito

Con l’introduzione del D.Lgs. 36/2023, la verifica preventiva della progettazione assume un ruolo ancora più centrale, anche in relazione alla cantierabilità e alla sicurezza.
Grazie al BIM e all’ACDat, è possibile:

  • simulare fasi di cantiere per anticipare rischi e interferenze;
  • validare la coerenza tra modello, elaborati grafici e documenti di sicurezza;
  • ridurre tempi, contenziosi e incongruenze in fase di affidamento.

La digitalizzazione della sicurezza diventa così una leva di qualità progettuale, procedurale e contrattuale.


Sicurezza integrata, valore condiviso

L’approccio 8D non è un’ipotesi futura: è già realtà nei cantieri più evoluti.
Le stazioni appaltanti che adottano il BIM e l’ACDat beneficiano di trasparenza, tracciabilità e controllo multidisciplinare, mentre gli appaltatori possono garantire una gestione proattiva della sicurezza supportata da modelli intelligenti.

Per SiQ, “progettare sicurezza” significa modellare prevenzione: una sicurezza condivisa, visibile, dinamica e documentabile.


Prossimo passo: il modello come gemello digitale

Proseguiremo presto il racconto delle dimensioni del BIM con Id BIM e il BIM 9D.

Contattaci per parlare insieme del tuo prossimo progetto in BIM.

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